In questo articolo vogliamo parlarvi di quella che secondo noi, è una delle razze canine più “colpevolizzate” ed “aggredite” dai mass media, senza alcuna ragione.
Cercheremo di affrontare ogni aspetto, per aiutare chi sta pensando di acquistare il suo primo Rottweiler, oppure chi semplicemente vuole approfondire l’argomento.
Rottweiler: caratteristiche generali
Il Rottweiler come ogni altra razza, appartiene ad una “famiglia di razze canine” denominata Molossoidi.
I cani che rientrano in questa specifica famiglia, sono stati selezionati per servire l’uomo in tutti quei compiti che richiedono forza e resistenza.
Sono cani per lo più grossi e potenti, robusti, con un carattere deciso e con un forte attaccamento al padrone.
Infatti, il Rottweiler è un cane robusto dalla media alla grande taglia, né pesante, né leggero, né alto sugli arti, né levrettato.
Di proporzioni armoniose, il suo aspetto tarchiato e vigoroso lascia presagire forza, elasticità e resistenza.
Stiamo parlando di un cane abituato alle rigide temperature, possedendo un mantello formato da un pelo di copertura e da un sottopelo. Il pelo di copertura è di media lunghezza, duro al tatto, liscio e ben aderente al corpo.
Il sottopelo non deve superare il pelo di copertura. Il pelo è un po’ più lungo sugli arti posteriori.
Come abbiamo detto in precedenza, si parla di una razza di medio/grande taglia, che vede nelle sue caratteristiche ideali, un peso di circa 55 kg per i maschi e 42 kg per le femmine.
L’altezza ideale è sui 66 cm al garrese per i maschi e 61 cm per le femmine.

Il Rottweiler: storia e origini
Il Rottweiler vede le sue origini dai tempi dei Romani. E’ una delle razze canine più antiche.
Inizia quindi la sua evoluzione primordiale, partendo proprio dall’Italia. Scortò le legioni romane quando queste varcarono le Alpi, proteggendo gli uomini e guidando il bestiame.
Il progenitore del moderno Rottweiler, giunge in Germania con precisione nella cittadina di Rottweil, dalla quale ebbe origine il nome “Rottweiler”.
Dall’età del Medioevo Rottweil è sempre stata un’importante centro di scambio del bestiame, a tal punto da richiamare clientela dalla Francia e dall’Ungheria.
Ai commercianti per la conduzione e la difesa del bestiame, occorreva un cane robusto e resistente, che riuscisse ad essere calmo, fedele ed equilibrato, ma all’occorrenza un forte deterrente per i malintenzionati.
Il Rottweiler divenne così il cane di riferimento per mandriani e macellai. Il suo nome originale era rottweiler Metzgerhund (“cane del macellaio di Rottweil”).
La storia del Rottweiler però non è tutta rose e fiori: agli inizi del 1900, venne promulgata una legge che vietava la guida delle mandrie con cani lungo le strade principali, l’allevamento e la diffusione del Rottweiler calarono sensibilmente.

Si evitò la sua scomparsa solo per caso. Nel 1905 si tenne un’esposizione cinofila ad Heidlberg, all’interno della quale si ricercava un soggetto particolare e di bell’aspetto, da donare al presidente onorario della manifestazione.
La scelta ricadde su un Rottweiler.
Di lì a poco, nel 1907, venne fondato il “Club Tedesco del Rottweiler”. Le cose all’interno del club non andavano bene, con scissioni e tensioni continue.
Fu la polizia tedesca a risollevare la razza, trovando in lei, un validissimo aiuto vista la notevole attitudine al lavoro.
Si arrivò quindi al 31 luglio 1921 dove venne fondata la “Federazione Generale Rottweilers Club Tedeschi”. Ad oggi conosciuta come ADRK (Allgemeiner Deutscher Rottweiler Klub).
Da quel momento in poi, lo standard del Rottweiler è stato oggetto di varie revisioni, i primi soggetti riconosciuti dall’ADRK come Rottweiler ufficiali, sono ben distanti da quelli che oggi tutti conoscono.
Erano più leggeri, con cranio e corporatura più snelli.
Il Rottweiler è sempre stato un cane da lavoro ed utilità e quei soggetti, erano in molti casi, più performanti rispetto a quelli attuali.
Senza aprire un dibattito (sul web vi sono centinaia di discussioni in merito) è innegabile che nel corso degli anni, le esposizioni e le tendenze del mercato, abbiano dettato le linee di allevamento, rendendo il Rottweiler un cane meno predisposto al lavoro.


Inoltre, per aprire il Rottweiler ad una fascia più ampia di persone, anche il livello caratteriale è stato “ammorbidito”.
Lo Standard del Rottweiler: n° 147 del 24/07/2018
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, il 31/07/1921 il Rottweiler ha finalmente uno Standard ufficiale. Nel corso degli anni si è evoluto fino ad arrivare all’ultima versione pubblicata il 24/07/2018.
Per ragioni di spazio, elencheremo solo i punti salienti riassunti dello Standard, inserendoti sotto il PDF ufficiale da poter scaricare, se desideri visionare lo Standard completo.
CLASSIFICAZIONE F.C.I.
Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer Molossoidi e Bovari Svizzeri – Sezione 2.1 Molossoidi Tipo Mastino
UTILIZZAZIONE
Cane da compagnia e utilità
ASPETTO GENERALE
Il Rottweiler è un cane robusto dalla media alla grande taglia, né pesante, né leggero, né alto sugli arti, né levrettato. Di proporzioni armoniose, il suo aspetto tarchiato e vigoroso lascia indovinare forza, elasticità e resistenza.
COMPORTAMENTO-CARATTERE
D’umore amabile e calmo, ama i bambini; Il Rottweiler è molto affezionato, obbediente, docile e lavora con piacere. Il suo aspetto manifesta una naturale robustezza. È sicuro di sé, gode di un equilibrio nervoso perfetto ed è difficile impressionarlo. Reagisce molto attentamente a ciò che lo circonda.
COLLO
Potente, di media lunghezza, ben muscoloso, con profilo superiore del collo leggermente arcuato. È asciutto, senza giogaia, né pelle rilasciata alla gola.
CODA
allo stato naturale, orizzontale in prolungamento della linea dorsale; a riposo può essere pendente.
ANDATURA
Il Rottweiler è un trottatore. Al trotto, il dorso resta fermo e relativamente immobile. L’andatura è armoniosa, libera, potente e sciolta, con buon allungo.
PELO
Il mantello è formato da un pelo di copertura e un sottopelo. Il pelo di copertura è di media lunghezza, duro al tatto, liscio e ben aderente al corpo.
Il sottopelo non deve superare il pelo di copertura. I peli sono un po’ più lunghi sugli arti posteriori.
COLORE
Nero, con focature ben delimitate di un tono bruno-rosso intenso sulle guance, il muso, sotto il collo, il petto, gli arti come pure sopra gli occhi e sotto la radice della coda.
TAGLIA E PESO
Altezza al garrese dei maschi: da 61 a 68 cm
Da 61 a 62 cm: piccolo
Da 63 – 64 cm: medio
Da 65 – 66 cm: grande (taglia desiderata)
Da 67 – 68 cm: molto grande
Peso: 50 kg. circa
Altezza al garrese delle femmine: da 56 a 63 cm
Da 56 a 57 cm: piccolo
Da 58 a 59 cm: grande
Da 60 a 61 cm: grande (taglia desiderata)
Da 62 a 63 cm: molto grande
Peso: 42 kg. circa
Approfondimenti -> Scarica “Standard ufficiale Rottweiler“.
Rottweiler carattere
Chiariamo subito una cosa: cosa si intende per carattere? Il carattere potrebbe essere riassunto in: “insieme di tratti psichici e comportamentali che distinguono un individuo dall’altro”.
Il carattere di un cane agisce su due versanti, quello dell’affettività e quello della territorialità. L’affettività la ritroviamo nel rapporto instaurato con i componenti del suo branco (umani e conspecifici).
La territorialità invece la troviamo nell’interazione del cane con l’ambiente che lo circonda e con i soggetti con cui anche occasionalmente, viene a contatto.
Per poter fare una seria panoramica sul carattere del Rottweiler, partiamo da ciò che indica lo Standard di razza: “d’umore amabile e calmo, molto affezionato, obbediente, docile e lavora con piacere.
Si presenta naturale e rustico, sicuro di sé, costante ed impavido. Reagisce molto attentamente a ciò che lo circonda pur rimanendo equilibrato”.
Sono considerati difetti importanti con esclusione dalla riproduzione: “ansioso, timido, codardo, timoroso, feroce, eccessivamente sospettoso, nervoso. Eccessivamente aggressivo e eccessivamente timoroso”.
Molto bene. Si parla di “obbediente”, “docile”, “equilibrato”.
Un Rottweiler ben selezionato, in mani esperte e coscienziose, è una garanzia ed un compagno di vita straordinario.
Il problema della razza è legato agli accoppiamenti incontrollati tra privati o di allevatori di dubbia professionalità.
Infatti, la quasi totalità delle aggressioni da parte di Rottweiler, avviene da soggetti non selezionati, o addirittura incroci che per “comodità” vengono riportati sui giornali come Rottweiler.
Qui arriva il primo consiglio: se vuoi prendere un cucciolo di Rottweiler, affidati ad allevatori esperti e di comprovata esperienza.
Senza ombra di dubbio, il Rottweiler è un cane eccezionale e chi ha avuto l’onore di viverci assieme, non può più farne a meno.
Non è però un cane per tutti. Tieni presente che tra le sue caratteristiche sono presenti in modo più o meno marcato (a seconda se maschio o femmina, linea di sangue, etc…) “dominanza sociale”, “possessività” e “aggressività”.
1. La dominanza sociale
La dominanza sociale (argomento molto abusato in addestramento cinofilo. Confuso con l’aggressività e paragonato al lupo, distorgendo il suo vero significato) può essere riportata come “il comportamento assunto dal cane, all’interno del suo gruppo sociale, sotto forma di gerarchia”.
Tradotto in caso concreto: il Rottweiler (specialmente se maschio), nella fase del suo sviluppo, tenderà a mettere spesso in discussione il ruolo di capobranco del padrone. Questo è uno dei tanti motivi per cui, per i neofiti è fortemente sconsigliato l’acquisto di un maschio.
2. La possessività
La possessività deriva dal “comportamento predatorio” (comportamento innato ed istintivo, che porta il cane a rispondere attivamente ad un determinato stimolo) ed indica la propensione alla presa di possesso.
Il Rottweiler è un cane da difesa – non da guardia! – ed è grazie alla possessività che ha l’istinto a difendere cose che considera sue e persone con le quali ha instaurato un forte legame affettivo.
Essendo una componente molto sviluppata nel Rottweiler, può diventare ingestibile per il neofita. Il possesso del divano, di un oggetto o qualsiasi altra cosa, se non ben gestita fin da cuccioli, nel cane adulto creerà problemi al suo proprietario.
3. Aggressività: interspecifica e intraspecifica
La materia è estremamente complessa e meriterebbe un lungo approfondimento, ma questo non è l’articolo giusto e quindi ti forniremo una rapida panoramica, per capirne meglio gli effetti sul Rottweiler.
Iniziamo col dare una definizione ad aggressività, dopodiché suddividiamola tra “intra” e “inter” specifica.
L’aggressività è la capacità innata o acquisita, di reagire, aggredendo, a una minaccia o a un atteggiamento che il cane percepisce come minaccioso.
In ambito domestico/familiare possiamo considerare l’aggressività intraspecifica, quella rivolta verso la stessa specie (quindi tra cani) e l’interspecifica quella tra cane ed esseri umani.
Nonostante in etologia si definisca il cane “un animale sociale da branco”, beh…nel caso del Rottweiler bisogna fare molta attenzione. Far convivere pacificamente due soggetti maschi, non è una cosa per tutti.
Alla stessa stregua, il Rottweiler necessita fin da cucciolo di elevata socializzazione con persone ed altri animali, di modo che le esperienze positive, insieme alla corretta gestione del proprietario, canalizzino correttamente la sua aggressività.
E’ quindi innegabile che vi sia una componente di aggressività nel Rottweiler, ma non va ritenuta un difetto (come alcuni addestratori, veterinari comportamentalisti considerino).
In conclusione, l’aggressività nel Rottweiler come in tutte le altre razze, è una dote importante da saper gestire e canalizzare nel modo corretto.

Il Rottweiler come primo cane può essere acquistato, a patto però di tenere ben presente, che si sta parlando di un cane impegnativo sotto molti punti di vista.
Lo stesso discorso vale per “Rottweiler e bambini“. E’ un cane che ama i bambini della famiglia, ma va gestito in modo corretto, per ottenere la massima affidabilità.
Salute ed alimentazione
Il Rottweiler è un cane che gode di ottima salute, è un soggetto rustico e ben tollerante anche alle temperature rigide. Vi sono però alcune patologie ereditarie di razza, alle quali è necessario prestare attenzione.
Displasia anca e gomito
Patologia “multifattoriale” determinata dall’anormale sviluppo dell’articolazione coxo-femorale, con conseguente alterato rapporto tra l’acetabolo e la testa del femore nel punto in cui si articola il bacino.
Purtroppo come altre razze di taglia medio grande e grande, il suo sviluppo molto rapido lo predispone fortemente alla displasia sia dell’anca che del gomito.
La displasia come tanti altri argomenti riassunti in questo articolo, meriterebbe di essere approfondita e dettagliata, ma ti diremo soltanto di prestare attenzione a 2 fattori.
Come hai letto poco sopra, si tratta di “patologia multifattoriale” questo significa che oltre alla componente ereditaria vi è anche la componente legata a come il cucciolo si muove nei primi 12 mesi.
a) Per la componente ereditaria, prima di acquistare il cucciolo chiedere sempre all’allevatore, di mostrare l’esenzione di entrambi i genitori dalla displasia. Si effettua una lastra ufficiale, certificata dagli istituti di lettura delle malattie scheletriche del cane “Ce.Le.Ma.Sche” o “F.S.A.“.
b) Nei primi 12 mesi di vita è importante evitare al cane sollecitazioni continue sulle articolazioni. Salti, scale e tutto ciò che può creare danni.

JLPP
Paralisi laringea giovanile e polineuropatia, comunemente chiamata JLPP, è una malattia neuropatica progressiva, ed è presente nella razza del Rottweiler. Essa è causa di un grave disturbo del sistema nervoso, la quale vede interessate contemporaneamente diverse parti del corpo, in particolar modo l’apparato muscolare, e quello respiratorio.
E’ fondamentale che entrambi i riproduttori non solo siano esenti, ma almeno uno dei due, non sia “portatore sano della malattia”. Altrimenti, il rischio sulla progenie è elevato.
Si tratta di una malattia inevitabilmente terminale, ed è priva di cure mediche.
La fortuna risiede nel fatto che è ereditaria e quindi può essere prevenuta attraverso l’accoppiamento di cani sani e testasti scientificamente attraverso un esame.
Il test consiste nel prelievo di un campione di sangue o di mucosa orale il quale sarà poi analizzato da laboratori preposti e riconosciuti.
Vi sono anche altre malattie a cui prestare attenzione, come per esempio, oculopatie e diabete, ma iniziano ad essere patologie più generiche e meno specifiche per la razza, per cui non approfondiremo.
Alimentazione del Rottweiler
L’alimentazione è una componente importante, per la buona crescita e vita del Rottweiler (di tutti gli animali in realtà).
Il dibattito più comune – dal quale ne resteremo fuori – è sempre tra alimentazione casalinga o alimentazione tramite mangime industriale.
A nostro avviso ognuna delle due ha vantaggi e svantaggi, ma l’importante è che siano entrambe di elevata qualità. L’importante da sapere è che l’apparato digerente del cane è ben diverso da quello umano e che quindi gli alimenti non possono essere gli stessi.
Esempio: cacao e cioccolato fondente per gli umani è perfetto, per i cani è estremamente tossico. Bastano pochi grammi per avvelenare un cane con il cioccolato.
Sicuramente da tenere in considerazione la salute dentale del tuo Rottweiler. Il cane ha una struttura e funzioni differenti nella bocca rispetto a quelle umane.
Solitamente si preferisce quindi, un’alimentazione secca rispetto a quella umida, che preveda anche l’ausilio di frutta e verdura cruda.
Il nostro consiglio è quello comunque di rivolgerti al tuo veterinario di fiducia, per stabilire quale sia la miglior soluzione per il tuo soggetto.
Educazione e Addestramento
Stiamo per giungere al termine di questo articolo e vogliamo affrontare l’ultimo punto, ma assolutamente non il meno importante, che è appunto come addestrare il Rottweiler?
Potrebbe interessarti: “Addestramento del cucciolo: a quale età iniziare?“
A seconda del carattere del cucciolo, il primo anno di vita insieme al Rottweiler è decisamente impegnativo. Per questo motivo è necessario fin dal primo giorno dall’arrivo nella tua abitazione, che vengano subito messe in atto le regole necessarie alla sana convivenza.
Il Rottweiler è un cane che gioca “pesante” e che quindi necessita anche da quel punto di vista di essere controllato. La gestione degli spazi, del cibo, degli oggetti e della manipolazione, sono tutte operazioni da iniziare subito.
Tra l’ampia varietà di cose da dover occuparsi fin da subito, ci teniamo a consigliarti di lavorare su quella della manipolazione.
Il Rottweiler non è un cane che ama particolarmente essere manipolato, soprattutto dagli estranei (vedi per esempio il veterinario). Ma è quantomeno indispensabile che il proprietario sia in grado di poter verificare lo stato di salute di una zampa, la pulizia delle orecchie, l’apertura della bocca e così via.
Se non abituate fin da cucciolo il cane ad essere controllato, difficilmente sarete in grado di farlo da adulto. Inoltre, la facilità e l’apprendimento, nel cucciolo sono molto spiccate e quindi predisporrete delle solide basi per il futuro.
Insieme a tutti gli altri consigli forniti in questo articolo, per il neofita ci sentiamo anche in dovere di invitarlo a prendere contatto quanto prima con un Centro Cinofilo (di comprovata esperienza con la razza, altrimenti è meglio starne alla larga) che saprà aiutarti nella corretta gestione delle fasi critiche.
Il Rottweiler è bene che inizi il percorso di addestramento prima possibile, diciamo intorno ai 5 mesi.

Questo articolo è giunto al termine.
Se hai dubbi o domande, lasciaci un commento e risponderemo molto volentieri.